Nato negli Stati Uniti alla fine dei ’60, il servizio ha fatto la sua prima comparsa in Italia solamente a metà degli anni ’80, ma rispetto al resto d’Europa solamente in tempi più recenti ha cominciato a diffondersi in modo più concreto.
L’outplacement è uno strumento molto importante nel processo di reinserimento nel mercato del lavoro, supporta i candidati nel prendere consapevolezza della propria professionalità identificando e valorizzando le competenze tecnico-professionali più rilevanti; definito l’obiettivo professionale si studia la proposizione al mercato tradotta in strumenti di comunicazione ad hoc per i diversi canali di accesso.
Sono, infatti, aumentate negli ultimi anni le persone over 50 che, sature di grande azienda e con un’improvvisa disponibilità economica, hanno intrapreso un’attività autonoma, sia essa di natura consulenziale che micro-imprenditoriale: nell’ultimo biennio la percentuale è, infatti, gradatamente salita fino a superare il 50%.
Definito l’obiettivo imprenditoriale, l’outplacement accompagna l’aspirante imprenditore dall’analisi delle attitudini imprenditoriali, alla valutazione del progetto fino alla redazione completa di un business plan.
Diversi sono gli over 50 che hanno avviato attività autonome, spaziando dall’attività commerciale nel settore della ristorazione, all’e-commerce di giochi o ancora al franchising di servizi formativi per bambini.