Arte-Terapia nei contesti socio educativi

L’arte-Terapia nasce tra gli anni 40 e 50 come modalità di cura per reduci di guerra traumatizzati, per i quai i lavori artistici rappresentavano l’espressione e la comunicazione del mondo interno. Secondo Margaret Naumburg (1890-1983), psicoanalista e seguace di Freud, considerata la fondatrice dell’ arte terapia in America: “Il processo dell’ arte terapia si basa sul riconoscere che i sentimenti e i pensieri più profondi dell’uomo, derivati dall’inconscio, raggiungono l’espressione di immagini, piuttosto che di parole”.

Le attuali applicazioni (contesti educativo/formativi, ospedali, carceri, comunità ecc.) vedono nell’arteterapia una disciplina che si avvale dell’espressione artistica per migliorare e promuovere la salute mentale nella sfera emotiva, affettiva e relazionale, alleviare lo stress, entrare in contatto con i propri pensieri per alleggerirli e trovare nuove vie d’uscita. Utilizza le caratteristiche , che possiede ogni persona, di elaborare creativamente tutte quelle sensazioni che non emergono con le parole  nei contesti di vita quotidiana, diventando uno strumento indispensabile per stimolare l’esplorazione intima di se stessi, di quei momenti e pensieri di cui non si è consapevoli,  migliorando la qualità della vita.

Nel contesto educativo l’uso dei mezzi creativi, rappresentano, quindi, una valida risorsa e un strumento in grado di far esprimere agli alunni le loro difficoltà, i loro pensieri e le loro emozioni, intervenire sulla dimensione affettivo-relazionale dei ragazzi attraverso metodologie a mediazione artistica, sostenere l’alunno in processo di riconoscimento e regolazione dei propri vissuti emotivi, favorire la riflessione sulle proprie potenzialità e i propri punti di forza identificando le aree di miglioramento personale.